Flavio Boltro 5et – Joyful

Per chi non lo conoscesse ancora: Flavio Boltro è uno di quei talenti naturali buttati giù dal cielo verso la terra italica  che suona la tromba jazz e che ha preferito trasferirsi in Francia per praticare questa musica. Il suo nuovo disco è un bellissimo esempio di cosa può essere il jazz odierno, pescando dalla migliore tradizione del jazz degli anni `60, da quei dischi pubblicati da due ebrei tedeschi fuggiti dall´Europa, Alfred Lion e Frank Wolff, su una loro label che prese il nome di Blue Note. Flavio Boltro rende omaggio a due dei loro artisti più famosi, Lee Morgan e Horace Silver, di cui interpreta alcune famose composizioni alla fine dell´album. I temi di Boltro, gli assoli, lo stile, tutto ci riporta ad una stagione del jazz proiettata nella contemporaneità, vedasi l´apporto ad esempio di Alex Ligertwood, già cantante con Santana, che interpreta alcuni brani, fra cui il famoso Every Breath You Take di Sting, reso in una versione molto singolare, lontana da quella dell´autore. Boltro ha scelto un bel gruppo per la sua musica, c´è Rosario Giuliani al sax soprano ed al sax alto a dare manforte al leader con assoli ben congegnati, e poi la ritmica guidata da Pietro Lussu al piano ed alle tastiere elettriche insieme a Darryll Hall al basso e André Ceccarelli alla batteria. L´intero disco è pervaso dagli assoli di un artista ricco di talento e sicuro dei proprii mezzi tecnici (grande il duo insieme a Darryll Hall sul famoso standard Over the Rainbow), eclettico fra brani più nella tradizione del jazz acustico ed altri più da passaggi nelle radio, come la cover del brano di Sting. Difficile immaginare un successo in scala planetaria, come quello di altri colleghi, però la musica del disco si fa ascoltare lo stesso con piacere, messa insieme con arguzia nella fase di editing. Un disco che fa comunque onore a quel jazz italiano che pesca dalla tradizione afroamericana, lontano da languori e sospiri mediterranei.