Quante volte vi siete rinchiusi in camera a pensare, soffrire, sognare? Il vostro primo rifugio ideale, la vostre base solipsistica per riflettere, per ragionare su quanto avviene all’esterno, nell’”altro” così duro e difficile da comprendere? Ecco quindi arrivare la musica da camera per le vostre ambientazioni sonore, il pop da cameretta e quant’altro. Solo che se vi siete stancati delle solite canzoncine acustiche da compiacimento, vi presentiamo Ubik, da poco uscito con un EP avanguardista dal titolo appropriato di My Room is the world. La creazione di Marco Bonini (chitarra nei Mamavegas), uscita per la netlabel Musica Vermella, ha tutti i crismi del futurismo sonoro, a partire da un’ambientazione elettronica totalmente strumentale, in versione idm, piacevolmente ascoltabile almeno in un paio di tracce: la prima è l’iniziale Radial Glia, interessante per struttura ed approccio compositivo; e poi la splendida I’m not Myself che spersonalizza l’autore attraverso un’estensione musicale molto ampia e rarefatta, che ci porta a pensare ad inseguimenti sotto la pioggia in un mercatino cinese affollato. Con un effetto estraniante ed allucinogeno, proprio come sarebbe piaciuto a Philip H. Dick. Od a Ridley Scott. Le altre 4 tracce giocano a continui rimandi tra corde e beat, ben evidenziati dalla finale ed appassionante Struggle. Risultando a tratti interessanti (vedi i sobbalzi ritmici di Desoil 2.0), a tratti molto sperimentali ed azzardati. Consigliabile agli amanti del genere.
Label: Musica Vermella
Anno: 2012
Tracklist
1. Radial Glia
2. Arachnoid Trabeculae
3. Desoil 2.0
4. Bohemian Cremation
5. I’m not Myself
6. Struggle
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