
manzOni
La difficile arte di fare le cose semplici, di tastare assaggiare mordere ogni giorno quotidiano. La cucina povera del vivere: quando è buona, quando è lontana dalla complessità forzata, dall‘ipertrofia del kitsch, dalla falsità a bassa modulazione di un vivere amorale. Trasportare tutto questo in nove canzoni furibonde, anche quando all‘apparenza sembrano quiete, vuol dire riferirsi al secondo disco dei manzOni. Esce il 2 ottobre per Garrincha Records Cucina povera: a due anni dall‘esordio che aveva il nome del gruppo, ad uno dall‘ep L‘astronave che di quel disco raccoglieva uno dei brani più incidenti e altre tracce escluse – e dopo tanti concerti sorprendenti con un seguito di pubblico crescente. Il gruppo veneto torna con un nuovo lavoro che ne conferma la potenza e alza non di poco il livello del songwriting. E ancora una volta la biografia si fa sangue, e il sangue impasta l‘humus post-rock di marca Constellation di una delle più belle e intense sorprese dell‘indie-rock italiano degli ultimi anni.
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